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Controlli
della radioprotezione |
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I controlli
radioprotezionistici sono previsti con diverse finalità:
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Certificazione
di taratura della strumentazione |
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La strumentazione di
radioprotezione utilizzata è accompagnata da certificato di taratura rilasciato periodicamente da un centro nazionale
di taratura accreditato, come previsto
dall'art. 130, comma 1, sub. b), punto 5 e dall'art. 155 del DLgs 101/2020. La strumentazione è inoltre sottoposta periodicamente a controlli del buon funzionamento, come previsto dall'art. 130, comma 1, sub. b), punto 4 del DLgs 101/2020. |
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Relazioni
di radioprotezione |
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Ad ogni inizio di attività o modifica strutturale dell'ambiente lavorativo, vengono redatte tre relazioni di radioprotezione:
Le prime due dovrebbero precedere l'installazione dell'apparecchiatura. La terza deve precedere l'inizio di utilizzo dell'apparecchiatura stessa. |
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Carichi
di lavoro e calcolo delle barriere radioprotezionistiche |
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Ad ogni inzio di attività o modifica strutturale dell'ambiente lavorativo, vengono effettuati i calcoli dei livelli di esposizione ambientale derivanti dall'impiego dell'apparecchiatura radiogena. Questi calcoli sono basati sull'ipotesi del massimo utilizzo stabilito per l'apparecchiatura stessa e sono attuati seguendo i suggerimenti contenuti in NCRP, Report 145, 147 e 177, NBS Handbook 76, e in ICRP, Report 21 e 33. Anzitutto viene stabilito con l'esercente il numero massimo di esami annuo previsto. Questo numero viene opportunamente aumentato per garanzia di sicurezza. Quindi per ogni apparecchio viene calcolato il carico di lavoro settimanale espresso in mA.min/settimana, dato dal prodotto del numero di esami previsti alla settimana per il tempo medio di ciascun esame e per la corrente media di utilizzo. Vengono poi assegnati i valori assunti dal fattore di utilizzo dell'apparecchiatura in corrispondenza delle diverse direzioni del fascio utile. Viene quindi individuata ogni posizione circostante, sottostante e sovrastante il locale dove opera l'apparecchiatura, frequentabile a qualsiasi titolo da persone e a ciascuna di esse viene assegnato un valore del fattore di permanenza. Sulla base delle distanze, delle schermature presenti, dei dati tecnici dell'apparecchiatura e del suo utilizzo, viene effettuata la stima della dose efficace annuale in ciascuna posizione, espressa in mSv (milliSievert) all'anno. Il valore è
accettabile se inferiore a 0.33 mSv all'anno. Viceversa occorre
rivedere le schermature presenti o le modalità di lavoro. |
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Protocolli
dei controlli di qualità |
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Norme seguite, Parametri e valori di riferimento, Procedure operative
Periodicità
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